Rossana Rossanda by Maria Fancelli

Rossana Rossanda by Maria Fancelli

autore:Maria Fancelli [Fancelli, Maria]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Clichy
pubblicato: 2022-10-17T14:35:38+00:00


Montegiove

È stato parte integrante dell’insegnamento banfiano e del suo panteismo di marca spinoziana, nonché del lungo processo di acculturazione del PCI e della borghesia lombarda, anche il confronto laico con la dimensione spirituale e con la religione. Si tratta di un interesse che entra nel mondo di Rossanda con l’insegnamento universitario, resta latente per vari anni, viene allo scoperto molto più tardi e conosce una rilevante elaborazione alla fine degli anni Ottanta, ovvero da quando hanno inizio le sue frequentazioni dell’eremo camaldolese di Montegiove, vicino a Fano. È un capitolo molto particolare della vita di Rossanda che, da miscredente, aveva sempre guardato con rispetto il discorso interiore e riconosciuto la grandezza storica del Cristianesimo. Rossanda prese parte ad alcuni seminari promossi a partire dal 1988 dal Centro fondato da Padre Benedetto Calati, priore generale dei camaldolesi; seminari ai quali partecipavano vari esponenti della sinistra italiana, quali Pietro Ingrao e Mario Tronti, e studiosi quali Filippo Gentiloni, Luigi Ferrajoli, Michele Ranchetti, Giacomo Marramao, Raniero La Valle, Gianni Vattimo e altri. Se il dialogo tra comunisti e cattolici su temi politici era un fenomeno già avviato alla fine degli anni Sessanta, nei seminari di Montegiove si discutevano sul piano prevalentemente teorico temi biblici e sapienziali, e questioni quali la legge, la libertà, la morte e il potere. Sullo sfondo c’era la crisi parallela della Chiesa e del Partito comunista, ovvero del marxismo e della religione, ma fra i partecipanti a Montegiove c’era lo stesso focus su istruzione e salvezza, rivoluzione e salvezza: tutti figli del Principio Speranza.

Rossanda partecipò in particolare al seminario Morte, immortalità, resurrezione del 1992, diretto insieme a Filippo Gentiloni, e da questa collaborazione uscì il libro La vita breve edito da Pratiche Editrice nel 1996.81 Lo ricordo qui perché il caso di Montegiove ci riporta a un nuovo capitolo e a un nuovo passaggio nella scrittura di Rossanda. Il suo contributo alla riflessione sulla morte, infatti, prende qui la forma di una favola o, più precisamente, di un apologo cui viene dato il titolo Amar; perché su quel tema, lo leggiamo nell’introduzione,82 non le riusciva scrivere altrimenti se non in forma traslata e fantastica. Ne è derivata una prova di scrittura molto singolare, stilisticamente non omogenea, perché nel cuore del racconto condotto in terza persona sono inseriti brevi colloqui di Amar con la donna amata, e il discorso diretto interrompe senza giunture il flusso del narratore.

Il protagonista è un giovane indiano apprendista medico, che più volte ha sperimentato la morte anche di persone molto amate, e che di fronte a quella di un figlio esplode nel grido: «troverò un modo per non morire».83 Sconvolto dall’indifferenza di Dio, ferito dall’impotenza della medicina e della sapienza, come un Faust d’Oriente fa un patto con Dio. Vive molte vite, accumula saperi, infinite volte va e viene dalla condizione umana, traversa secoli, racconta il patimento di dover essere dell’uomo che era stato costruito per la finitudine. Finché viene per lui il tempo del disagio insopportabile, torna da Dio e gli chiede di fermare il tempo di tutto il vivente.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.